TOP NEWS ITALIA: Rossi (pres Tim), Vivendi ha suoi diritti, ma progetto va avanti
06 Noviembre 2023 - 12:13PM
MF Dow Jones (Italian)
ROMA (MF-NW)--La cessione della rete Tim a Kkr e' un progetto
che andra' avanti, anche se Vivendi avvierà azioni legali. Lo ha
assicurato il presidente del gruppo, Salvatore Rossi, spiegando che
"gli azionisti hanno i loro diritti, come ha detto il ministro
Giorgetti, e li fanno valere nelle sedi che ritengono opportune e
nessuno conculca i diritti quindi sono liberi di farlo. Che il
progetto rimanga impantanato non direi, direi che il progetto va
avanti".
ROSSI, IMPORTANTE RIDUZIONE DEBITO
Per il presidente di Tim, "il debito si ridurrá molto a seguito
di
quest'operazione, uno degli scopi è proprio quello di ridurre in
modo
consistente, vorrei dire decisivo, il peso finanziario del
debito che
negli scorsi 25 anni ha gravato su Telecom Italia, su Tim, e
l'ha molto
frenata nei suoi disegni legittimi di sviluppo". Rossi ha poi
aggiunto che l'operazione non comportera' la perdita di posti di
lavoro: "io posso assicurare che fino a questo momento nessuno è
stato licenziato. Ci sono state alcune uscite volontarie ma nessuno
è stato licenziato, non c'è stato ricorso alla cassa integrazione e
non è previsto che nè l'una nè l'altra cosa ci siano a seguito di
questa operazione".
NESSUNA PREOCCUPAZIONE PER TITOLO IN BORSA
Rispondendo a una domanda sulla performance del titolo Tim in
Borsa che oggi ha chiuso le contrattazioni con una flessione del
3,35%, Rossi ha sottolineato che "la Borsa, il mercato azionario, è
volatile per
definizione, quindi una singola giornata di contrattazioni non
ha grande
significato. Vediamo nel corso dei prossimi giorni e nelle
prossime
settimane, via via che le informazioni su questa operazione, che
è molto
complicata e non è semplice da capire neanche per analisti
professionisti, saranno rese note".
LABRIOLA DIFENDE PROGETTO, NESSUN FRENO A SVILUPPO
Difende l'operazione anche l'amministratore delegato, Pietro
Labriola, che in una lettera ai dipendenti ha spiegato che "la
decisione presa ieri dal Consiglio segna l'inizio della nostra
strada" e "non riguarda le
sorti della rete fissa, perchè nessuno ritiene che questa
operazione
segnerá un freno al suo sviluppo (anzi!), nè qualcuno può
pensare che
l'ingresso di un fondo d'investimento possa rendere meno
italiana questa
infrastruttura che insiste sul nostro territorio, peraltro
soggetta al
Golden Power e con la partecipazione del ministero dell'Economia
e delle
Finanze e di F2i". Per l'ad, inoltre, "la decisione presa
riscriverá invece il futuro dei servizi di telecomunicazione,
perchè pone le basi per abbattere il debito che grava sulla piú
grande azienda del settore e le impedisce di puntare con decisione
al suo sviluppo e a mantenere la sua leadership nel mercato".
TIM CONVOCA SINDACATI IL 14/11
Intanto l'azienda ha convocato i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl
e Uilcom Uil per "illustrare nel dettaglio le decisioni assunte e
il progetto industriale". L'incontro, si legge nella lettera di
convocazione, si svolgerá a Roma il 14 novembre. Fistel, dal canto
suo, ha scritto al governo chiedendo un incontro: "dopo la delibera
del Cda di Tim è necessario aprire un tavolo di confronto con il
governo" per "comprendere dettagliatamente quale sará il ruolo e la
partecipazione del governo nella gestione della Netco, gli
obiettivi di rilancio dell'infrastruttura per il superamento del
digital divide, della
digitalizzazione del Paese e le garanzie che si impegna a
sottoscrivere
per tutti i lavoratori di Tim". Nella lettera il sindacato
sottolinea che "la presenza e le garanzie del governo sono per noi
fondamentali per accompagnare Tim e il settore delle telco verso il
futuro dove, l'IA e le tecnologie ad essa collegate potranno avere
impatti notevoli anche sui diritti dei lavoratori e
sull'occupazione".
liv
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November 06, 2023 12:58 ET (17:58 GMT)
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