BORSA: commento di chiusura
02 Marzo 2018 - 11:08AM
MF Dow Jones (Italian)
Il Ftse Mib ha chiuso l'ultima seduta della settimana lasciando
sul terreno il 2,39% a 21.912 punti.
I mercati temono una guerra commerciale dopo che il presidente
degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che la prossima
settimana verranno introdotte tariffe del 25% sulle importazioni di
acciaio e del 10% su quelle di alluminio.
Gli investitori continuano poi a riflettere sugli effetti che
avrà la politica monetaria della Federal Reserve meno accomodante
dopo che questa mattina la BoJ ha gettato benzina sul fuoco. Il
Governatore della Banca centrale giapponese, Haruhiko Kuroda, ha
dichiarato che l'inflazione è ancora distante dall'obiettivo, ma
sta gradualmente salendo e la BoJ inizierá a considerare l'uscita
dall'attuale politica ultra accomodante nell'anno fiscale 2019.
In tutto questo domenica ci saranno le elezioni politiche
italiane anche se al momento gli operatori sono tranquilli in
quanto si aspettano la formazione di una grande coalizione.
A piazza Affari le banche hanno chiuso la seduta in calo: Bper
-0,83%, Mediobanca -1,45%, Banco Bpm -2,14%, Intesa Sanpaolo
-2,16%, Unicredit -2,26% e Ubi B. -2,66%.
Fca (-5,72% a 16,11 euro) è stata penalizzata dalla notizia dei
dazi
sull'acciaio che verranno imposti negli Usa, negativa per i
produttori auto americani come Chrysler. Si sono poi aggiunti i
dati sulle immatricolazioni in Italia non buoni e l'incertezza su
Magneti Marelli.
Telecom I. ha segnato un -2,05% a 0,7246 euro dopo la buona
performance dell'ultimo periodo, mentre aumenta l'attesa per i
risultati 2017 e il piano 2018-2020 che il Cda approverá il sei
marzo.
Atlantia (-1,41% a 24,49 euro) ha sovraperformato il Ftse Mib
nel giorno della pubblicazione dei risultati 2017 che hanno
evidenziato un utile consolidato pari a 1,172 miliardi in crescita
del 4% a/a e del 6% su base omogenea.
Brembo (-1,15% a 11,13 euro) ha mostrato una buona resistenza
alle perdite diffuse sul mercato. Lunedi' il Cda si riunirà per
approvare i risultati del 2017: Mediobanca Securities in attesa dei
conti ha confermato sul titolo la raccomandazione outperform e il
prezzo obiettivo a 16,2 euro.
Luxottica ha segnato un -0,62% a 51,58 euro dopo che Equita Sim
ha alzato il prezzo obiettivo del titolo da 54 a 58 euro,
confermando la raccomandazione buy dopo il via libera di Ue e Usa
alla fusione con Essilor.
Sul resto del listino si segnala De'Longhi (+3,21% a 23,16 euro)
su cui
Equita Sim ha incrementato il rating da hold a buy, con
prezzo
obiettivo che passa da 27,8 a 26,6 euro. Il titolo è entrato
nel
portafoglio Small cap della casa d'affari dopo la
sottoperformance
dell'azione che ha reso il profilo rischio/rendimento piú
interessante.
Creval ha chiuso la seduta con un -5,78% a 0,101 euro
nell'ultimo giorno di negoziazione dei diritti (-93,02% a 0,3 euro)
dell'aumento di capitale, mentre l'esercizio deve essere effettuato
entro l'8 marzo.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
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March 02, 2018 11:53 ET (16:53 GMT)
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