Merope: John Elkann si congeda dai trophy asset del mattone (MF)
08 Noviembre 2022 - 1:56AM
MF Dow Jones (Italian)
John Elkann lascia il business italiano degli immobili di lusso,
quelli denominati dai tecnici "trophy asset" sviluppato da
Merope.
Qualche giorno fa a Torino davanti al notaio Remo Maria Morone,
professionista che fu a lungo utilizzato anche dal defunto Giovanni
Agnelli, è stato registrato un duplice atto di cessione di
partecipazione con cui Nomen Fiduciaria, fiduciaria torinese di
proprietà della Ersel della famiglia Giubergia, ha ceduto l'intero
1,67% che possedeva in Merope e che deteneva per conto di Elkann
incassando 1,2 milioni di euro.
A comprare, scrive MF-Milano Finanza, sono stati in primo luogo
la Ita36 di Pietro Croce (fondatore di Merope) e in minima parte la
Nennofin di Lorenzo Niccolini, partner di Merope. Fondata nel 2015
da Croce, discendente della storica famiglia genovese imparentata
con i Bonomi, Merope ha rilevato in questi anni molti immobili
prestigiosi fra Milano e Roma, basati in zone centrali. Nel
capoluogo lombardo quelli più importanti sono Palazzo Bernasconi
(affittato al gruppo della ristorazione Cipriani) e Palazzo
Principe di Piombino (locato all'americana RH, marchio leader a
livello globale nell'arredamento di lusso) mentre a Roma sono
finiti in portafoglio i dieci villini del Rione Sallustiano, a
pochi passi dalle più importanti ambasciate della capitale e da Via
Vittorio Veneto.
Dalla sua fondazione, Merope attraverso Merope Asset Management
ha investito nel mattone di lusso oltre 800 milioni di euro, con
l'intento di creare rapporti stabili e duraturi con i propri
investitori, fra i più noti imprenditori italiani.
L'uscita di Elkann dal capitale non è l'unica novità perché in
Merope è entrato anche un nuovo azionista importante. Nei giorni
scorsi a Milano davanti al notaio Luigi Cecala è stato registrato
un atto di cessione quote che ha visto come venditori la Ita36
Partecipazioni e la Nennofin e come acquirente la newco Caleffi
Partecipazioni di Marco Caleffi, presidente della Caleffi di Novara
che è leader nella componentistica in ottone e acciaio per il
settore della rubinetteria e valvolame.
L'imprenditore ha rilevato complessivamente il 20% di Merope, di
cui il 17,8% da Croce pagandolo oltre 11,9 milioni di euro e il
restante 2,2% da Niccolini con un esborso di quasi 1,5 milioni.
Ita36 Partecipazioni è rimasta primo socio col 68,2%, Nennofin ha
l'8,43% mentre gli altri due azionisti con l'1,76% sono il banker
Federico Imbert e il principe Vitaliano Borromeo Arese (cugino
acquisito di Elkann), quest' ultimo schermato da una
fiduciaria.
red
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