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In attesa di espandere il business degli aeroporti del gruppo Save fuori dai confini nazionali (gestisce già lo scalo belga di Charleroi), Enrico Marchi valuta investimenti anche nella space economy, ma con la sua B.Finint.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza il banchiere di Conegliano, a capo di un gruppo da circa 10 miliardi di euro di attivi e leader in Italia nelle securitisation e nei mini e basket-bond, ha in corso dialoghi con l'ex rappresentante per l'Italia del fondo attivista Amber, Umberto Mosetti per partecipare alla raccolta di un fondo tematico di nuova costituzione, gestito da Italian Independent Investment Partner sgr (3ip sgr), che investirà nell'economia dello spazio. Si tratta di un settore in forte crescita grazie agli aumenti a doppia cifra dei budget dell'Agenzia spaziale europea (l'ultimo budget ammonta a 16,9 miliardi) e che il presidente di Finint reputa interessante: in Italia vale oltre 18 miliardi, esporta un terzo della produzione e conta 12 distretti tecnologici regionali che aderiscono al cluster nazionale dell'aerospazio impiegando -in filiere ricche di pmi ad alto valore aggiunto- almeno 60mila addetti.

Mosetti, che ha dato vita a inizio 2018 con Beniamino Azzollini, ex Abaxbank e poi ceo di Cattolica Partecipazioni, alla sgr 3ip, ha lanciato il fondo verticale, bussando alla porta del Fondo Europeo per gli Investimenti (Fei) per ottenere 30-40 milioni a cui vorrebbe affiancarne almeno altri 40 di raccolta. Il primo closing punta ad avvicinarsi a 80 milioni. Altri investitori privati sarebbero l'ex ceo di doValue e nuovo amministratore delegato di Mundys Andrea Mangoni e l'ex Marzotto sim e Jci Capital, Sara Facchinetti, che siedono anche nel board di 3ip.

Secondo quanto riferiscono alcune fonti vicine a Finint, il ruolo della merchant bank nordestina, per cui si ipotizza un apporto di una quindicina di milioni, è anche quello di trovare altri investitori soprattutto istituzionali, sfruttando la propria forza commerciale e l'ampio network di cui dispone nella comunità finanziaria per completare la raccolta. Come contropartita, ed è questo il punto nodale al centro del dialogo fra marchi e Mosetti -che tramite il 90% di 3ip srl controlla il 100% della società di gestione- c'è il passaggio in un breve arco temporale (si ipotizza un biennio) della maggioranza delle quote della sgr a Finint. Altri chip nel fondo arriverebbero dal colosso assicurativo Unipol, dalla fondazione Compagnia di San Paolo e da Cdp.

pev

(END) Dow Jones Newswires

April 26, 2023 03:00 ET (07:00 GMT)

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