MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dello 0,26% a 28.493 punti, piazzandosi al secondo posto tra le principali Borse europee (Cac-40 -0,37%, Dax -0,23%, Ibex-35 -0,29%, Ftse-100 +0,31%) mentre l'attenzione degli investitori rimane focalizzata sull'evoluzione del conflitto in Medio Oriente e sull'impatto sul prezzo del greggio, il cui rialzo potrebbe comportare una ripresa generalizzata dei trend inflativi.

A settembre negli Stati Uniti i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% m/m e del 3,7% a/a, a fronte di un consenso di +0,6% m/m e +3,6% a/a. La componente core è invece aumentata dello 0,3% su base congiunturale e del 4,1% su base tendenziale, coerentemente con le stime degli analisti di Intesa Sanpaolo. Il dato sopra le attese ha determinato un avvio debole di Wall Street, che procede contrastata (Dow Jones -0,27%, S&P 500 -0,09%, Nasdaq Composite +0,15%).

Sul fronte azionario, si è assistito a un momentum positivo sui titoli industriali: Interpump chiude a +0,62% e Ferrari a +1,17% (dopo aver scambiato azioni per un controvalore complessivo di circa 123 mln euro).

Bene anche i titoli Oil del paniere principale, con Eni la migliore, a +1,39% e 15,296 euro (e 206 mln di euro scambiati). Exane Bnp Paribas ha rivisto al rialzo dell'11% il prezzo obiettivo sul titolo, portandolo a 15,5 euro, e confermato il rating neutral. Gli analisti di Ubs, dal canto loro, hanno confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo di 17,5 euro attendendosi un aumento della guidance a fine anno.

Acquisti anche su Leonardo Spa, che chiude in ascesa del 2,58% a 14,31 euro. Deutsche Bank ha alzato il target price sul titolo a 15,1 euro da 13,7 euro, confermando a buy il rating, in attesa dei conti in agenda per il 9 novembre. A tal proposito, gli analisti di Banca Akros si aspettano una revisione al rialzo della guidance a fine anno; nel frattempo, hanno alzato il target price a 18 euro dai precedenti 16 e confermato la raccomandazione buy.

Termina la disamina delle blue chip B.Mps, che chiude sottotono a -1,19% dopo aver archiviato la seduta di ieri a +5,69% in scia alla decisione dei giudici di Cassazione di confermare le assoluzioni per Giuseppe Mussari e Antonio Vigni sulla vicenda dei derivati Alexandria e Santorini.

Infine, Pierrel mette a segno un +8,02% a 1,75 euro dopo l'annuncio di Opa totalitaria finalizzata al delisting, ad un prezzo coerente con quello di chiusura.

bon

 

(END) Dow Jones Newswires

October 12, 2023 11:49 ET (15:49 GMT)

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