MF ANALISI: guerra in Israele, i rischi per gli investitori
13 Octubre 2023 - 2:05AM
MF Dow Jones (Italian)
Di Chris Iggo, cio core investments di Axa Im
ROMA (MF-NW)--Non è chiaro se gli eventi in Medio Oriente
avranno un impatto sulla politica monetaria in Europa e negli Stati
Uniti. Tuttavia le aspettative di un picco dei tassi ufficiali
potrebbero essere rafforzate dall'aumento delle tensioni politiche
globali. Generalmente l'incertezza tende a portare all'acquisto di
beni rifugio, che in determinati scenari potrebbero vedere
un'inversione di tendenza nel recente aumento dei rendimenti dei
titoli di Stato. In caso di aumento sostenuto dei prezzi del
petrolio a livello mondiale gli investitori dovranno nuovamente
considerare l'impatto sulla crescita e sull'inflazione. Ciò
potrebbe esacerbare le preoccupazioni esistenti sulle prospettive e
creare una certa volatilità nei mercati azionari e del credito. Il
debito di diversi emittenti mediorientali ha già subito un
contraccolpo. Lo stesso Israele deve far fronte a pressioni sulla
sua valuta e sulle sue riserve estere, ma non va dimenticato che
detiene notevoli riserve di valuta estera, così come altri
emittenti di debito nella regione del Golfo. Sarà necessario
seguire con attenzione gli sviluppi in Egitto, un emittente
rilevante sul mercato del debito estero, poiché i profughi in fuga
dal conflitto potrebbero mettere a dura prova l'economia del Paese
rendendo così più critica l'assistenza finanziaria da parte del
Fondo Mometario Internazionale.
Finora la Turchia e il Qatar hanno fatto appello alla
de-escalation e si sono proposti come potenziali mediatori nella
crisi, e questo sembra aver rassicurato i mercati. Dal punto di
vista azionario, Israele è piuttosto importante in quanto sede di
centri di ricerca e sviluppo (R&S) per diverse aziende del
settore tecnologico, tra cui semiconduttori, software e aziende di
cybersecurity. Sebbene Israele sia classificato come Paese
sviluppato e rappresenti lo 0,17% dell'indice Msci All Country
World, rappresenta circa il 2% dell'indice tecnologico più ampio
(Msci World It). Un'eventuale escalation o un conflitto di lunga
durata potrebbero causare distorsioni per le aziende con attività
operative e di ricerca e sviluppo in Israele. Un'escalation
materiale degli eventi potrebbe produrre un ulteriore shock di
stagflazione sull'economia globale. Un'impennata dei prezzi del
petrolio si farebbe sentire soprattutto nei Paesi importatori di
petrolio e in quelli con imposte sul carburante relativamente
basse, concentrando la pressione su diverse economie dei mercati
emergenti e sugli Stati Uniti. Nel frattempo l'elevata incertezza
di fondo peserebbe anche sulle decisioni di investimento, in
particolare nella regione, ma anche più in generale, in quanto le
imprese potrebbero valutare ulteriori rischi e incertezze.
Gli effetti combinati potrebbero rallentare ulteriormente la
crescita economica e mantenere l'inflazione più alta più a lungo.
Ciò sarebbe sgradito alle banche centrali internazionali che hanno
già faticato a mitigare gli shock legati alla pandemia e alla
guerra in Ucraina. Nel peggiore dei casi, gli sviluppi in atto
potrebbero rallentare materialmente l'attività economica, ma anche
rischiare di far aumentare l'inflazione sia nominale che di fondo.
Per il momento tuttavia tale prospettiva rimane un caso di rischio
e rimaniamo vigili sugli sviluppi di una situazione emergente
fluida.
red
fine
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1308:49 ott 2023
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October 13, 2023 02:50 ET (06:50 GMT)
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