TOP NEWS ITALIA: Mazzoncini (A2A), su idroelettrico urgenti 15 mld investimenti
08 Noviembre 2023 - 8:16AM
MF Dow Jones (Italian)
MILANO (MF-NW)--L'idroelettrico, che è responsabile ancora oggi
della generazione del 40% delle rinnovabili italiane, è un settore
fondamentale per raggiungere gli obiettivi fissati nel Piano
Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec), su cui
bisogna continuare a investire in maniera urgente. Ne è convinto
l'amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, che, nel corso
del suo intervento agli Stati Generali della Green Economy alla
fiera di Ecomondo a Rimini, ha sottolineato che di fronte a un
idroelettrico che nel nostro Paese "è stato costruito per lo più
nella prima metà del secolo scorso", sarebbero necessari "15
miliardi di investimenti urgenti per tornare alla produzione
storica e introdurre i pompaggi che oggi sono forse la fonte di
batteria piú naturale" e che nel nostro Paese sono pochissimi.
SU RINNOVABILI NECESSARIO ACCELERARE
Accanto all'idroelettrico, a giocare un ruolo importante nel
raggiungimento degli obiettivi del Pniec sono le rinnovabili,
soprattutto solare ed eolico. Se guardiamo i dati, ha dichiarato
l'ad, "in questo momento siamo in una situazione in cui vediamo che
a gennaio del 2022 abbiamo installato 100 megawatt e a gennaio 2023
500 megawatt", quindi "abbiamo fatto cinque volte la velocità in
questi 18 mesi, ma per arrivare alla velocità che ci serve per il
Pniec dovevamo fare per otto". Una performance comunque non male
rispetto alla calma piatta, ammette il Ceo, anche se a suo avviso
il problema è il modo in cui stiamo operando.
PREOCCUPA IL COSTO DEL PERMITTING
"Non può passare l'idea per cui in qualunque modo si installino
rinnovabili vada bene", ha sottolineato. "Il problema è quanto
producono, quanto costa il megawatt di produzione e poi il tema del
permitting che ci sta dietro. È questa la cosa che mi preoccupa. E'
evidente che una pala eolica e un pannello solare se ben
posizionati producono il piú basso costo di energia elettrica che
ci sia. Non c'è impianto fossile o nucleare che tenga. Però basta
che pannello lo inclini diversamente e immediatamente i conti
cambiano. E se il costo del permitting invece di essere il 5% del
costo dell'impianto diventa il 30% allora i conti continuano a
cambiare". Inoltre, avverte, "siamo in una situazione in cui
abbiamo Terna completamente congestionata dalle richieste per 300
giga di progetti di cui la maggior parte non ha robustezza di tipo
tecnico e finanziaria, cioè presentati da persone che non saranno
mai in grado di realizzare quegli impianti".
PRIORITA' GUARDARE ANCHE A MOLECOLE GREEN
Quanto ai prossimi passi da fare per raggiungere gli obiettivi
del Pniec, secondo Mazzoncini la priorità è "trovare il sistema di
sviluppare le rinnovabili - e quindi gli elettroni green - in
quantitá sufficiente, ma anche le molecole green. Oggi noi stiamo
discutendo sull'elettrone green perchè è chiaro che è acqua sole e
vento e rifiuti. Dall'altro lato sulle molecole green siamo
indietro. Parliamo di idrogeno, biometano e carburanti sintetici.
Però oggi la certezza di quali saranno le molecole green e di
quando ce le avremo nelle mani non ce l'abbiamo ancora. Quindi
bisogna investire molto in ricerca, supportare aziende che se ne
occupano", ha spiegato, ricordando anche il ruolo importante dei
rifiuti, che "sono una miniera importantissima che dobbiamo
utilizzare".
zag
serena.zagami@mfnewswires.it
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November 08, 2023 09:01 ET (14:01 GMT)
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