Il primo mantra è lavorare su partnership e co-investimenti, il secondo sfruttare gli investimenti nei fondi dei fondi e proporre soluzioni innovative. Sono due dei pilastri su cui poggeranno gli investimenti di Fondo Italiano d'Investimento Sgr secondo Davide Bertone, che ha preso la gestione del gruppo lo scorso maggio. Pochi giorni fa la società ha concluso con successo la prima fase di raccolta da 130 milioni di euro del Fondo Italiano Agri & Food. "Quello dell'agrifood è uno dei settori su cui concentreremo i nostri interventi", conferma a MF-Milano Finanza Bertone, manager che proviene da Mediobanca, dove ricopriva il ruolo di co-head of Mid-Corporates and Financial Sponsor Solutions.

Domanda. Bertone, come è stato il suo ingresso in Fondo Italiano d'Investimento?

Risposta. E' una realtà particolare e privilegiata, che si contraddistingue per la molteplicità degli azionisti.

D. Il principale è Cassa Depositi e Prestiti.

R. Ma non è l'unico e non caratterizza in toto la gestione della società. Molti identificano la sgr con Cdp che possiede il 55%, ma ci sono anche altri soggetti. Ci sono le grandi banche come Intesa Sanpaolo e Unicredit, ma anche istituti importanti per le pmi come Banco Bpm e Bper e di recente sono entrati enti come Enpam e Enpaia. E infine Abi.

D. Qual è il suo mandato?

R. Far crescere le pmi. E per farlo vogliamo sfruttare la leva delle partnership. La nostra non è la logica del private equity tradizionale. Non vogliamo fare un'operazione in più degli altri. Vogliamo che venga realizzata un'operazione in più, indipendentemente che siamo noi a farla da soli. In questo senso credo andrebbe anche sottolineata la nostra attività di investitori in fondi di fondi. Se sommiamo alle partecipazioni dirette quelle indirette, investiamo in circa 600 pmi italiane. Siamo accanto agli imprenditori e ai loro progetti con una capillarità che pochi possono vantare.

D. Può anticipare qualche novità in arrivo?

R. Sicuramente vogliamo lanciare almeno sette nuovi fondi nell'arco dei prossimi mesi. Abbiamo anche previsto un roadshow negli Stati Uniti per presentare i nostri progetti a investitori qualificati stranieri. E poi proseguiremo con le attività che hanno avuto successo.

D. Ad esempio?

R. Il nostro fondo dedicato al consolidamento e crescita Ficc, di cui partiremo con una nuova edizione più flessibile, con la possibilità di fare interventi equity sia in minoranza sia rilevando la maggioranza di una società. E' partita anche la seconda edizione del fondo Growth Capital al servizio di imprese tecnologiche (Fitec, quello che ha portato alla quotazione di Seco, ndr) con obiettivo di raccolta intorno a 250 milioni. Andiamo incontro a un periodo di almeno 18 mesi in cui al mercato servirà equity e non debito. Anche per questa ragione, sfruttando le relazioni consolidate con le sgr con cui investiamo nell'area dei fondi di fondi, stiamo per lanciare un altro prodotto innovativo, un fondo di co-investimento (Fipec, con obiettivo di raccolta intorno a 150 milioni, ndr).

D. C'è anche il mondo dell'agrifood.

R. Sì, dove abbiamo lanciato un fondo in partnership con BF e Cdp Equity, che ha un obiettivo di 300 milioni. Il primo closing lo abbiamo fatto a 130. Il problema del settore è che fa fatica a intercettare l'interesse dei private equity, ma la filiera presenta eccellenze da valorizzare.

D. Ci sono poi i fondi di fondi.

R. In questo ambito la novità è che vorremmo lanciare uno strumento dedicato al mercato secondario per andare incontro all'esigenza di liquidità degli investitori. In Italia non ci sono prodotti del genere e nel mondo esistono solo pochi operatori molto specializzati che propongono acquisti sul secondario.

D. Su quali settori vi concentrerete?

R. Siamo visti come un investitore generalista ma abbiamo definito comunque una strategia di investimento focalizzata. L'agrifood lo abbiamo citato e accanto a esso aggiungo che guarderemo il mondo del turismo, che rispetto alle potenzialità presenta ancora una filiera poco sofisticata. Poi prevediamo investimenti sulle filiere del Made in Italy, sulla tecnologia e prodotti industriali, su società di information technology e digital e infine guarderemo all'healthcare.

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December 15, 2022 02:19 ET (07:19 GMT)

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