Tlc: Mediobanca R&S,in Italia comparto ha perso 14 mld tra 2010 e 2021
25 Octubre 2022 - 3:57AM
MF Dow Jones (Italian)
In Italia il giro d'affari del settore delle Telco è diminuito
di oltre 14 mld tra il 2010 e il 2021 (-3,7% medio annuo), con la
rete mobile in maggior affanno (-5,0%) rispetto alla fissa
(-2,5%).
E' quanto emerge dall'indagine, presentata dall'Area Studi
Mediobanca sui maggiori gruppi mondiali e italiani nel settore
delle telecomunicazioni. Nello specifico, gli introiti da Sms sono
diminuiti di 2 mld (quasi azzerandosi) e i ricavi voce di 5,6 mld
nel fisso e 6,3 mld nel mobile (fonte: Agcom).
Tali dinamiche sono influenzate dalle pressioni competitive
(anche da parte degli OTT), che nel nostro Paese hanno causato la
più marcata contrazione delle tariffe telefoniche (-20,5%) rispetto
al -4,9% medio europeo nel quinquennio 2017-2021.
Nel primo semestre 2022 i ricavi domestici dei principali
operatori italiani hanno proseguito il trend calante, scendendo del
4,6% (-3,1% il comparto mobile e -5,8% il fisso). La contrazione
del fatturato rimane concentrata nei primi tre operatori: Tim
(-7,5% la "domestic unit"), Wind Tre (-6,1%) e Vodafone (-2,5%),
con una diminuzione cumulata di 258mln. Continua la crescita di
Iliad (+15,4% sul primo semestre 2021), in rialzo anche PosteMobile
(+3,3%) e Fastweb (+1,5%).
Le forti spinte inflazionistiche mettono sotto pressione la
sostenibilità finanziaria di un settore energivoro, soprattutto nei
mercati più frammentati e competitivi come quello italiano. A fine
2021 in Italia, nel comparto mobile operavano quattro player
infrastrutturati e 23 operatori virtuali (MVNO), mentre erano
numerosi i soggetti attivi nella rete fissa, con l'aggiunta di
nuovi attori quali Iliad, Sky Italia e Virgin Fibra. L'unione tra
Tiscali e Linkem nell'agosto 2022 rappresenta un primo tangibile
segnale di consolidamento del settore.
Dal confronto tra i conti aggregati dei principali operatori
italiani (rappresentativi di circa il 95% del mercato complessivo)
e quelli dei big mondiali emerge una redditività inferiore dei
primi, con graduale allargamento del divario nel quinquennio
2017-2021 e in forte accelerazione nel 2021. Per il mercato
italiano, il calo del giro d'affari e il rialzo dei costi hanno
portato a un ebit margin del 3,3% nel 2021 (dal 13,5% nel 2017),
rispetto al 15,9% delle big mondiali (14,2% nel 2017).
L'inasprimento del contesto competitivo e la necessità di nuovi
investimenti per realizzare su larga scala il 5G e incrementare la
diffusione della fibra spingono il settore a cogliere le
opportunità di crescita provenienti dalle nuove tecnologie (tra cui
cloud, Al e servizi ICT) e dalla diversificazione industriale
(offerta di nuovi servizi: energia, pagamenti digitali,
cybersecurity.).
fus
marco.fusi@mfdowjones.it
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October 25, 2022 04:42 ET (08:42 GMT)
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