MILANO (MF-NW)- MILANO (MF-NW)--Dopo settimane di rinvii arriva la fumata bianca dall'assemblea di Lega Serie A: i 20 club hanno assegnato a Dazn e Sky i diritti tv per il quinquennio 2023-29. Con 17 voti favorevoli, un astenuto e due contrari passa la proposta dei broadcaster e cade l'ipotesi di un canale ufficiale della Lega.

SI RIPETE LO SCHEMA 2021-24

Lo schema resta invariato rispetto alle stagioni tra il 2021-22 e il 2023-24: Dazn si è aggiudicata i diritti per la trasmissione di tutta la Serie A Tim a partire dal 2024 per altri 5 anni, con 7 partite in esclusiva per ogni match day (266 partite) e 3 in co-esclusiva (114 partite) con Sky. Quest'ultima trasmetterà anche gli highlights di tutti i 380 incontri e avra' i diritti di archivio delle stagioni correnti e quelli in esclusiva di tutti i match di Serie A per bar, hotel e altri locali pubblici.

DE SIERVO, UN'OFFERTA CHE PUO' SUPERARE IL MILIARDO

Sul piano economico, l'offerta della cordata Dazn-Sky di 900 milioni in media a stagione, di cui circa 700 milioni messi sul tavolo dalla piattaforma Ott e gli altri 200 milioni aggiunti dalla pay-tv di Comcast. Ma non è tutto: "Attraverso lo strumento del revenue sharing di Dazn la cifra può superare di gran lunga quella del triennio precedente", pari a 927,5 milioni, "arrivando a un miliardo". A spiegarlo è l'ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, in conferenza stampa. Con la cessione dei diritti televisivi fino al 2029 - aggiunge De Siervo - la Serie A incasserá il 50% dei ricavi di Dazn, oltre la soglia dei 750 milioni di euro di fatturato. Un numero "molto vicino al fatturato attuale di Dazn", precisa De Siervo. Inoltre, grazie alla condivisione dei ricavi, "le squadre trovano una motivazione concreta perchè le persone si abbonino e la Serie A sarà sempre più coinvolta nello sconfiggere la piaga della pirateria".

CASINI, UNA PARTITA A LIETO FINE

Per il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, la partita dei diritti tv "ha avuto un lieto fine" e i club di Serie A hanno votato a favore "con una amplissima maggioranza. È stato fondamentale partire in anticipo, per arrivare a questa trattativa nelle migliori condizioni possibili visto anche il contesto". Con riferimento all'opzione di un canale di proprietà ha aggiunto: "Bisogna riconoscere che il contesto, anche livello internazionale, è complicato e alla fine a fronte di un'offerta ritenuta meritevole le squadre hanno deciso di accettare. Grazie al lavoro delle squadre e grazie all'esecutivo per aver migliorato il quadro normativo, penso all'estensione della durata dell'accordo da tre a cinque anni. È stato un lavoro intenso che ha permesso alla Serie A di procedere compatta".

DE LAURENTIIS (NAPOLI), UNA SCONFITTA PER CALCIO ITALIANO

C'è però chi non è d'accordo con i piú e non ha tardato a far sentire la propria voce. "È una sconfitta del calcio italiano, che morirá", irrompe il patron del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis, mentre De Siervo stava spiegando alla stampa i dettagli dell'accordo. "Dazn non è competente e non fa bene al calcio italiano, le modalitá di ripresa del nostro calcio fanno ridere rispetto ad esempio alla Premier League. E' una stupidaggine fare un accordo per 5 anni", rincara la dose. E poi rivolgendosi agli altri 19 aggiunge: "I miei compagni di squadra in Lega amano essere passivamente operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto operare in questo modo. In momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissimo, sono la panacea ai dolori del quotidiano ma noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto. Sky e Dazn non fanno poi questi grandi investimenti...".

CAIRO (TORINO), DE LAURENTIIS CI DIRA' GRAZIE

Urbano Cairo, patron del Torino come di Rcs, ha tutta un'altra opinione. "Stimo Aurelio, ma la penso diversamente e non credo che il calcio italiano morirá per questa scelta. Sul contratto troppo lungo era la base su cui i broadcaster hanno fatto l'offerta. De Laurentiis ci dirá grazie". I numeri comunque non convincono nemmeno Cairo: "Sono contento, anche se l'offerta non è quella che avremmo voluto. Non è uguale al triennio passato, ma con la parte di revenue sharing non è un accordo del tutto negativo". L'imprenditore resta convinto che sia "giusto dare continuitá al rapporto con Dazn e Sky. Abbiamo fatto la cosa giusta, quello del canale era un progetto affascinante per certi verso ma anche molto rischioso. Io non ho mai avuto paura a prendermi dei rischi, ho risanato aziende che perdevano centinaia di milioni. Ma aggiungere al rischio di impresa calcistico, giá importante, quella del canale televisivo secondo me era un errore".

LA REAZIONE DI DAZN...

"Siamo entusiasti di questo risultato che dimostra la solidità della partnership sviluppata in questi anni" con i club "di cui siamo estremamente orgogliosi. Avere di fronte, per la prima volta un orizzonte temporale quinquennale e avere impostato, anche economicamente, la nostra offerta nel bando su una logica di condivisione della crescita che ci aspettiamo dal mercato italiano, pone le basi per un proficuo e costruttivo rapporto di cooperazione con Lega Serie A e con i club", ha dichiarato il ceo di Dazn Italia, Stefano Azzi.

...E QUELLA DI SKY

"Abbiamo deciso di incrementare i nostri investimenti nella Serie A per offrire ai nostri abbonati un numero decisamente maggiore di partite di cartello", ha commentato dal canto suo Marzio Perrelli, executive vice president Sport di Sky Italia. "Dalla prossima stagione avremo, infatti, molte più gare con i top team impegnati, trasmettendo almeno 30 delle migliori 76 partite del campionato. Offriremo così altre tre grandi serate che insieme al resto dello straordinario calcio di Sky - su tutto l'esclusiva di 185 partite di Champions League, di tutta l'Europa League e della Conference League - ci consentiranno di vivere al massimo tutta la settimana le emozioni del calcio nazionale e internazionale".

bem

emma.bonotti@mfnewswires.it

 

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October 23, 2023 12:01 ET (16:01 GMT)

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